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presenta il 21 Aprile, alle ore 18, presso la LIBRERIA BOCCA -in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano

“LA GIOCONDA: IL VOLTO E L’ANIMA”

Identità e Verità oltre i Codici

Una tesi di Ernesto Solari, pubblicata dall'Editore Aisthesis

La mostra, curata da Ernesto Solari, si terrà all'Abbazia di Piona

dal 30 APRILE AL 30 SETTEMBRE 2006

 

    

COMUNICATO STAMPA

Da cinquecento anni gli occhi della Gioconda ci osservano e ci coinvolgono sempre più nel mistero. Lo sguardo di questa donna ha suscitato l’universale interesse verso Leonardo, un artista, un uomo, un ingegnere, una figura per certi versi anomala del panorama dell’arte e della cultura rinascimentale. Questo interesse per il Vinciano, negli ultimi tempi, è aumentato in modo esponenziale dopo che milioni di persone hanno letto il Codice da Vinci di Dan Brown. Leonardo è per Brown un eretico gnostico o un adepto dei Templari e magari anche un gran maestro del Priorato di Sion; sapeva qualcosa del Santo Graal e credeva che questo, invece di essere un calice, fosse il ventre metaforico o reale di Maria Maddalena. Venerava allora, Leonardo, il culto del femminino sacro? La Gioconda era il suo autoritratto? Il Giovanni della Cena è Maddalena?

A questi interrogativi proposti dal Codice da Vinci potremmo aggiungerne altri che hanno proposto molti studiosi del vinciano: Leonardo che era un genio dell’arte e della scienza,  era ateo, eretico o profeta?  Utilizzava un Codice per criptare le sue ricerche eretiche?  Siamo tutti concordi nell’affermare che esistono ancora innumerevoli interrogativi sulla vita e l’opera di Leonardo. Dall’osservazione dei singoli dipinti emergono indubbiamente dei particolari che possono aiutarci a risolvere qualcuno di questi interrogativi.  La tesi che propone oggi il Prof. Ernesto Solari (già autore del ritrovamento nel paesaggio del Cenacolo di Leonardo dell’Antica Abbazia di Piona: tesi pubblicata da Aisthesis) intraprende un itinerario di lettura della Gioconda, considerandone i 3 aspetti, arte-scienza e fede, che rappresentano in sintesi i motivi ispiratori dell’opera simbolo dell’arte e della vita di Leonardo. Un itinerario che indaga e propone anche riflessioni sulla identità della Gioconda oltre che sulle verità in essa celate.

I dubbi sorti dall’interpretazione di Dan Brown e precedentemente dallo stesso libro di Solari “Gli Arcani Occultati” del 1990 in cui la Gioconda era spiegabile secondo una lettura neoplatonica e cabalistica sfociano oggi in una dimensione spirituale e/o mistica del Vinciano che è sempre stata negata e/o ignorata dagli studiosi. 

Leonardo aveva una sua dimensione spirituale e mistica?   Era uno gnostico? Era legato ai Fedeli d’Amore? Con questa tesi e con la mostra che si aprirà il 29 Aprile presso l’Abbazia di Piona, organizzata dalla Società IDEA di Vittorio Comi (che rimarrà all’attenzione degli studiosi, degli appassionati di Leonardo ed ai lettori del Codice da Vinci e di tutti i suoi ispiratori o derivati, fino a Settembre), si intende consolidare l’indirizzo spirituale e mistico di Leonardo attraverso il significato di redenzione che viene espresso nella complessa struttura compositiva della Gioconda stessa che, come ipotizzato recentemente, potrebbe veramente nascondere dietro le mani e nel ventre, non tanto l’uovo alchemico simbolo del peccato primordiale, ma la presenza, obbligatoriamente occultata, di una ricerca di verità considerata eretica dalla Chiesa Romana e che era imperniata su alcune rivelazioni fatte da testi apocrifi come il Vangelo di Tommaso, sul linguaggio delle Sephirot Cabalistiche e sul metodo criptato della Ghematria portato in Italia da Abulafia. Questi formerebbero il vero Codice di Leonardo e di altri artisti Neoplatonici e Pitagorici. Su queste basi si intende dimostrare l’esistenza di tale via spirituale di Leonardo che, secondo Solari, era molto vicina, almeno per certi aspetti, a quella di Dante Alighieri, espressa nella sua Divina Commedia. Una   risposta al più grande degli interrogativi sollevati dal Codice da Vinci, se il Giovanni della Cena sia Maddalena, ci viene data proprio dal Vangelo di Tommaso con queste parole che Gesù, in risposta alla richiesta di Pietro di allontanare Maria dalla cerchia dei discepoli, dice:

“Ecco, io la guiderò così da renderla maschio, affinché anche lei diventi un’anima vivente che assomigli a voi uomini. Infatti ogni donna che si farà maschio entrerà nel regno dei cieli” (Vangelo secondo Tommaso, log.114).

Questa attenzione per Tommaso, da parte di  Leonardo, sarebbe testimoniata dalla collocazione privilegiata dell’apostolo nel Cenacolo, alla destra di Gesù, e dal fatto che egli viene rappresentato col dito alzato come il San Giovanni Battista e l’angelo dell’Annunciazione. E’ pertanto la Maddalena che si fa uomo ad essere seduta alla sinistra di Cristo o è l’effeminato Giovanni a sembrare Maddalena?

Parallelamente alla lettura mistica ed ai significati simbolici del dipinto, Solari ha cercato di proporre i risultati di una serie di studi e ricerche che lo hanno portato al ritrovamento di alcuni disegni di Leonardo relativi alla realizzazione della Gioconda che permettono di individuare una nuova identità della persona ritratta o di colei che può aver ispirato quel misterioso volto. Tutte le ipotesi fatte fino ad oggi, da quella del Vasari e dell’anonimo Gaddiano fino al Lomazzo, non avendo il conforto di alcuno studio preparatorio, risultano prive di un reale fondamento e lo dimostra la tangibile contradditorietà delle diverse ipotesi stesse. Il foglio del Codice Atlantico dell’Ambrosiana considerato da Solari propone ben tre indizi legati fra loro: uno studio relativo alla persona ritratta; uno studio sui particolari decorativi del decolletè della Gioconda ed un altro legato al paesaggio dello   dipinto.

Sulla base di queste considerazioni la Gioconda potrebbe essere una nobile Milanese e non Fiorentina, così come il paesaggio, prettamente lombardo (coi due laghi), potrebbe costituire la chiave per scoprire la vera identità mistica di Leonardo, una sorta di suo testamento spirituale. E’ questo, con molta probabilità, il vero motivo per cui Leonardo portava sempre con sé il dipinto, senza mai separarsene, lasciandolo poi in eredità all’allievo prediletto Francesco Melzi.

Presentazione alla stampa : Milano libreria Bocca Galleria Vittorio Emanuele, 21 aprile ore 18.

Inaugurazione presso Abbazia di Piona alto lago di Como, il 30 aprile 2006, ore 11 (la mostra rimarrà aperta fino al 30 settembre)

Prof. Ernesto Solari e-mail ernsola@tin.it sito http://solari1.supereva.it/

ERNESTO SOLARI

(il suo rapporto con l'arte)

Dal 1977 Solari si è spinto nella ricerca concettuale e, dal 1982, la sua attenzione si rivolge al ruolo dell’artista quale creatore di operazioni strutturate che investano il patrimonio culturale ed artistico del territorio.  Egli tende a proporre un metodo che definisca il suo “campo d’azione”,  presentandolo come una riflessione sulla “critica come arte”, che  sfocia,  attorno al 1984, nell’ “arte alchemica” e/o di “metamorfosi processuale”. Il suo lavoro diventa una sorta di supporto per il pensiero, un aiuto alla conoscenza  di se stessi,  in cui possa fluire ciò che è perpetuo e il rumore delle fonti a cui attinge. Solari non ama pensare che al mondo esistono certezze indiscutibili, tutto è ancora da dimostrare, conquistare. Egli si muove con circospezione in un territorio ambiguo, dove la pittura e ogni forma di creazione (sperimentale) rischiano continuamente di contaminarsi con altre manifestazioni del pensiero e/o della vita quotidiana. Nella sua galleria le tele sono contaminate da misteriose energie che si nutrono di colori, di sensazioni, di significati simbolici, di immagini allegoriche…sono le iconografie di un mondo straordinario pieno di verità nascoste e di fantasiose realtà che hanno il potere di illuminare la genesi della vita. E’ un mondo complesso il suo che può essere spiegato soltanto attraverso le sue opere, la sua filosofia o il suo pensiero che mira, attraverso linee-forza, pieni o vuoti, punti luce materici, a far combaciare gli opposti o complementari. Solari è artista dallo spirito eclettico e testimonia  la tensione verso una cultura di confine, dove la sostanza dell’opera non si manifesta tanto nell’opera stessa quanto nello scarto tra differenti espressioni. A Solari non interessano i due momenti isolati della creazione, ma piuttosto il processo che, per esempio, porta la ricerca esoterica (o kabalistica) a diventare parente della pittura.  Questo percorso giunge alla fase dinamico-creativa, che si configura quale entità di un’arte esistenziale che «cresce con noi», come un respiro vitale e per necessità assoluta, all’interno della mostra o del museo che diventa opera-raccoglitore di tutti gli elementi di un percorso culturale ed artistico collettivo accompagnato di volta in volta da testi critici, filosofici, poetici ed altro ancora.

SITESI COMUNICATO MOSTRA

La mostra di Piona è costituita da panelli fotografici e da una trentina fra dipinti, disegni e ricostruzioni grafiche che hanno il compito di illustrare la tesi di Ernesto Solari sulla vera identità della Gioconda e su quanto questa nasconde da 500 anni. La tesi possiamo sintetizzarla su tre aspetti specifici: -chi è la Gioconda: una donna Lombarda e non Fiorentina, si tratterebbe di Bianca Sforza Figlia di Ludovico il Moro che venne avvelenata misteriosamente. Come è possibile affermare con certezza questa attribuzione di identità? Grazie al ritrovamento in un foglio della Pinacoteca Ambrosiana di alcuni piccoli studi che secondo tale tesi sono riconducibili alla Gioconda.
Quindi la Gioconda non è Monna Lisa ma la povera Bianca a cui Leonardo era sicuramente affezionato. -Anche il paesaggio della Gioconda è certamente lariano e quindi Lombardo.
-Gran parte della tesi verte su quanto cela la Gioconda al suo interno e rappresenta il piatto forte della mostra: -la Gioconda è infatti il testamento spirituale di Leonardo poichè racchiude un percorso iniziatico di fede: la strada che secondo Leonardo deve percorrere un Cristiano per il raggiungimento della redenzione. Sulla base di questo mistero, che in parte era stato annunciato dal Codice da Vinci, e che sicuramente la prossima uscita del film riproporrà all'attenzione e al dibattito universale, la tesi tenta di ricostruire la scelta spirituale e mistica che Leonardo effettua grazie ad una serie di conoscenze di testi apocrifi e di importanti cardini della filosofia e della teologia. -La mostra intende pertanto aprire, proprio in un luogo spirituale quale è l'Abbazia di Piona , una nuova porta verso la conoscenza del grande genio Leonardo anche dal punto di vista spirituale e mistico. 

NEWS e Considerazioni

NUOVI APPROFONDIMENTI SONO PUBBLICATI SUL NUOVO

"LEONARDO NEOPLATONICO"

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IMPORTANTE: Il libro-catalogo della mostra (15 €) può essere richiesto direttamente all'autore  

PER LA MOSTRA SONO DISPONIBILI I SEGUENTI GADGET: Alcuni mazzi di carte dedicate a Leonardo: "Gli Arcani Occultati"; "La Gioconda"; "Le Macchine e le forme -funzioni di Leonardo"

INTRODUCTION

This exhibition is the follow up to that of last year about the presence of Piona in the landscape of Leonardo’s Last Supper and has got two aims: 1) carrying on the historical/artistic assessment of Leonardo’s stay on Lake Como and his interest towards the natural and human wealth of our territory; 2) being thought-provoking about a subject – Leonardo’s spirituality – which has been recently brought up in an unprecedented and provocative manner by Dan Brown’s “The Da Vinci Code” and the film made after the novel.

The exhibition is the personal contribution of Professor Ernesto Solari and is based upon his latest essay (published by Aisthesis). The display intends to present a series of elements that look beyond the Code or the Codes, and to make known the hidden and revealed truths that stroke Leonardo’s soul. The great artist from Vinci knew very well how to disguise the mystic elements in his works, amongst all The Monnalisa – a dominating theme in this exhibition – that has become “the revealing work of the mystical matrix of the Genius”.   

THE MONNALISA: THE FACE AND THE SOUL

It is 500 years that the eyes of the Monnalisa observe us and involve us in their mistery. This woman’s look has aroused universal interest towards Leonardo, the artist, man, engineer: an anomalous figure in the cultural and artistic panorama of the Renaissance.  This interest towards Da Vinci has exponentially grown lately after millions people read Dan Brown’s  Da Vinci Code.  For Brown, Leonardo is a follower of the Templars and even a Grand Master of the Priory of Sion; he knew about the Holy Grail and believed that this, instead of being a chalice, was the metaphorical or real womb of Mary Magdalen. Did Leonardo venerate the cult of the Holy Feminine? Is Monnalisa his self-portrait? We all agree that there are still numerous questions about the life and works of Leonardo. From the observation of individual paintings some details emerge, which help us to answer some these question marks. The thesis put forward here relies primarily on the interpretation of the mysterious work – the Monnalisa – considering 3 aspects: art, science and faith. These are considered to be the leading inspirational elements of this highly symbolical painting of Leonardo’s life and art. The itinerary investigates this an suggests some reflection about the identity of the Monnalisa and on her hidden truths, communicated by Da Vinci.

The doubts growing out of Dan Brown’s interpretation and before than out of Prof. Solari’s Occulted Archans of 1990 in which the Monnalisa was understood from neo-platonic and kabbalistic lenses, regard the spiritual and mystical dimension of Leonardo, hitherto ignored and denied by mainstream scholarship.  This exhibition aims at consolidating the perception of this metaphysical dimension through highlighting the meaning of redemption that is kabbalistically expressed by the complex compositive structure of the Monnalisa itself.  This is the way to open to the new “spiritual way” of Leonardo. 

LEONARDO: BETWEENART, SCIENCE AND FAITH

Did Leonardo have a spiritual and mystical dimension? Was he agnostic? Was he connected to the Fedeli d’Amore? 

The attempt to open to a type of mysticism that was very close to that of Dante and expressed in the Divine Comedy is totally new. Besides the Last Supper, works like the Adoration of the Kings, the Virgin of the Rocks, Lady with the Ermine, the Musician, Saint Anne, Saint John the Baptist and the Monnalisa, can offer reasons and meanings worth deeper analysis, as they can strengthen the thesis of the very existence of Leonardo’s spirituality. In this exhibition the need to find answers to the questions put forward by the Da Vinci Code has called for an investigation of the most symbolic work of Leonardo: the Monnalisa. Research has led to a new interpretation of this masterpiece and a new thesis about the identity of the portrayed woman.

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  CARTOLINE  E  MAZZI DI CARTE

RASSEGNA STAMPA SOLARI PRESENTERA'  SABATO 1 LUGLIO A RADIO2: TUTTI I COLORI DEL GIALLO h.13- 13-30, IL LIBRO E LA MOSTRA DI PIONA E PARLERA' DEL CODICE DA VINCI

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